Determinato o indeterminato: non è che stiamo solo “perdendo tempo”?!
Con questo decreto dignità si fa un gran parlare di contratti a tempo indeterminato, si scoraggiano i contratti a termine, ma è davvero una priorità il posto fisso, il lavoro stabile e duraturo, il contratto a tempo indeterminato?
I nostri genitori ci hanno cresciuto con l’idea che era giusto trovare il lavoro in una buona azienda e lavorarci per tutta la vita. Effettivamente era giusto, ma oggi le cose sono molto cambiate. I genitori concorderanno.
Bisogna essere pronti a cambiare lavoro spesso, piano.. non troppo spesso ovvio, però ogni tre o quattro anni potrebbe essere già ragionevole.
Cambiare? Noi tutti, tutti, per natura abbiamo paura di cambiare salvo che le cose non vadano proprio male o malissimo. Il difficile è cambiare quando invece le cose in qualche maniera funzionano.
Il contesto attuale ci chiede però, ci impone, di uscire dal nostro orticello. Sei d’accordo no? E allora perché ci facciamo così tanto condizionare quando in televisione sentiamo parlare di contratto a tempo determinato o indeterminato, quando i politici ci promettono una stabilità che non c’è e non ci sarà mai più? Perché continuiamo a pensare al lavoro indeterminato come un lavoro sicuro? Anche quelli che oggi ci sembrano lavori sicuri, tra qualche anno non è detto che lo restino. Che poi è così brutto pensare di essere in-sicuri nel lavoro? Immaginiamoci a tempo determinato per sempre, un incubo?! Ma no dai!
Saremmo costantemente stimolati a dare sempre il massimo e questo creerebbe davvero un valore sia per noi che cresceremmo di più e più in fretta sia per l’azienda che ha investito su di noi.
E’ evidente che se hai un mutuo da pagare o una famiglia da sostenere rimanere ogni 4 o 5 mesi senza lavoro è un dramma vero. Il precariato esiste, quindi l’intenzione non è assolutamente quella di generalizzare.
Ma vediamolo per un attimo l’altro lato della medaglia, perché nella maggior parte dei casi c’è. Il posto fisso come lo vogliamo e dove lo vogliamo non esiste più. Chi lo capisce riesce ad andare oltre, chi invece si ferma a pensare al tempo determinato o indeterminato sta .. perdendo tempo.