Dimissioni online e preavviso: come dimettersi utilizzando le “dimissioni on line”
Quando il rapporto di lavoro finisce per volontà del lavoratore, non si parla di licenziamento ma si parla di dimissioni.
Fino a qualche anno fa era sufficiente la classica letterina cartacea in cui si scriveva “Io sottoscritta Caterina Rulfin rassegno le mie dimissioni per motivi personali con decorrenza 01/10/2018”.
Oggi quella letterina non va più fatta. Quando decido di chiudere il rapporto, devo fare le c.d. “dimissioni on line”.
Si chiamano on line perché si fanno telematicamente, appunto. Se il lavoratore è in possesso del pin dispositivo INPS può fare la pratica in autonomia da casa, altrimenti può semplicemente rivolgersi ad un patronato, all’ispettorato territoriale del lavoro o ad un Consulente del Lavoro abilitato.
Il lavoratore dovrà portare con sé carta di identità, copia del contratto di lavoro, una busta paga recente e l’indirizzo e-mail dell’azienda.
Una volta fatta la pratica, l’azienda riceverà un’e-mail contenente un pdf con le dimissioni.
A quel punto l’azienda potrà inoltrarle al Consulente del Lavoro per procedere con le comunicazioni di cessazione agli enti competenti.
E per quanto riguarda il preavviso, quanto devo lavorare prima di dimettermi?
Prima di tutto vi consiglio di guardare se nel contratto di assunzione è riportato espressamente. Se c’è scritto che si rinvia al CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro), è là che bisognerà andare a verificare.
Le tempistiche di preavviso variano a seconda del contratto collettivo, del livello, dell’anzianità, quindi se avete necessità di chiarirvi le idee su quanto preavviso dovete fornire, vi consiglio di fare la pratica di dimissioni on line da un CdL facendovi fornire l’apposita consulenza sul preavviso.
Nel caso in cui il lavoratore non rispetti per intero i termini previsti, gli sarà trattenuta dall’ultima busta paga un’indennità di mancato preavviso, ovvero la retribuzione che avrebbe percepito per quel determinato numero di giorni.