Dipendente positivo al Covid: è infortunio o malattia?
La situazione ormai è all’ordine del giorno: nell’azienda c’è un nuovo caso di positività Covid e dobbiamo capire se gestirlo come infortunio o malattia.
Bene, partiamo da due nozioni:
- la malattia comune è uno stato morboso, patologico, che determina la momentanea inabilità al lavoro;
- siamo di fronte a infortunio quando da un evento occorso al lavoratore per causa violenta in occasione di lavoro derivi la morte o l’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
Soffermandoci sull’infortunio, abbiamo detto che deve avvenire in occasione di lavoro. Bene, c’è una circolare INAIL (n.13 del 03/04/2020) che dice:
nel Covid, come nelle altre malattie infettive/parassitarie, è di certo complicato stabilire il momento del contagio perché potrei averlo contratto a lavoro ma anche al di fuori (famiglia, ristorante, ecc.)
Però, attenzione, perché questa circolare prevede una presunzione semplice di origine professionale per alcune categorie di lavoratori a stretto contatto con il pubblico (es. professioni sanitarie, personale front-office, addetti pulizie e sanificazioni, e così via). Dato che per queste professioni il rischio di contagio Covid è molto alto, l’INAIL ritiene vada trattato come infortunio sul lavoro e non come malattia.
Come trattare quindi il nostro caso di positività?
Io valuterei tre cose:
- certificati in possesso (INPS, ASL)
- mansione svolta dal singolo dipendente
- altri casi di positività
L’orientamento prevalente al momento sembra essere quello di attenersi rigorosamente alla tipologia di certificato che è stato emesso dal medico di base.
- Se il medico base emette un certificato di malattia, è malattia.
- Se il medico base, valutata la situazione, ritiene possibile che il contagio sia occorso in occasione di lavoro allora emette un certificato di infortunio, quindi si fa la denuncia di infortunio
Nei casi dubbi può forse essere utile cercare un dialogo con l’INAIL di competenza per andare valutare il caso specifico, anche per non rischiare la mancata presentazione di denunce di infortunio che invece erano dovute.
Inoltre, ricordiamolo, è utile coinvolgere il medico competente laddove sia presente e provare di aver aver adottato tutte le misure necessarie per evitare contagio sul luogo di lavoro.
L’augurio è che venga chiarito in maniera molto lineare cosa considerare infortunio e cosa malattia.