Paternità: quali sono i diritti del padre lavoratore alla nascita del figlio?
In piena ottica pari opportunità, aumenta sempre più la consapevolezza che anche il papà lavoratore deve avere modo di contribuire all’assistenza e alla cura dei figli neonati. Vediamo quali tutele gli concede ad oggi la normativa in materia di lavoro.
Innanzitutto se ci sono casistiche particolari, come morte o grave infermità della madre, o affidamento esclusivo al padre il lavoratore avrà diritto al congedo obbligatorio per tutta la parte non già fruita dalla madre.
Ma al di là di situazioni più delicate, tutti i papà, hanno diritto al CONGEDO OBBLIGATORIO per il PADRE.
E’ una novità di questi ultimi anni che consiste in 4 giorni di assenza (giorni, non frazionabili in ore e anche non consecutivi) da utilizzare entro il 5° mese di vita del bambino, INDIPENDENTEMENTE da quando è in congedo la mamma. La richiesta la deve fare il padre lavoratore all’azienda per iscritto ed in anticipo, indicando quali sono i giorni in cui si intende utilizzare il congedo. In questo modo il papà può permettersi di assentarsi, seppur per pochi giorni, senza attingere dal monte ore ferie e permessi ed essendo comunque retribuito.
L’assenza viene pagata al 100% dall’INPS, quindi non rappresenta un costo per l’azienda. Quella del congedo obbligatorio è una misura sperimentale, quindi sappiamo che durerà fino al 31/12/2018, augurandoci che non solo venga prorogata ma venga proprio resa strutturale.
In Europa l’astensione del padre è gestita in maniera molto diversa fra i vari paesi, perciò si sta ragionando di prevedere una soglia minima per tutti di 10 giorni, retribuiti almeno come l’assenza per malattia.
Esiste anche un altro tipo di congedo, meno utilizzato, CONGEDO FACOLTATIVO PADRE, per il quale si può chiedere 1 GIORNO DI ASSENZA entro il 5° mese di vita del bambino, SE LA MADRE RINUNCIA A 1 DEI SUOI OBBLIGATORI (NON FRAZIONABILE IN ORE). Anche qui la RICHIESTA SI FA ALL’AZIENDA PER ISCRITTO, allegando la rinuncia della madre ad uno dei suoi giorni obbligatori, e anche qui PAGA INPS al 100%.
Oltre a quanto già detto, vi consiglio di andare anche a verificare anche se il CCNL o i contratti integrativi che applicate prevedono magari altre tutele di maggior favore.