Si può saltare la pausa pranzo ed uscire prima alla sera dal lavoro? Come bisogna comportarsi?

 

La questione della flessibilità dell’orario di lavoro è una delle più attuali nell’organizzazione aziendale. Siamo in un mondo del lavoro che si rende sempre più conto di quanto sia importante conciliare il più possibile la vita lavorativa con quella personale.
Una delle domande che spesso viene fatta è “il dipendente può saltare la pausa pranzo, in modo da uscire prima alla sera?”

La risposta sta in due fonti:
1. la normativa sull’orario di lavoro e le pause
2. i contratti collettivi nazionali di lavoro ed eventuali contratti integrativi territoriali o aziendali
In breve, la legge dice che il lavoratore deve fare una pausa di almeno 10 minuti se l’orario di lavoro è superiore a 6 ore.
E qui abbiamo già capito che la pausa pranzo non si può saltare ma al massimo si può accorciare.
Ricordiamoci però dello scopo della pausa: recupero energie psicofisiche, consumazione del pasto, attenuazione di lavori ripetitivi. E’ chiaro che in 10 minuti tutto ciò è difficilmente fattibile, quindi sarebbe forse il caso di non scendere sotto la mezz’ora. In ogni caso la norma ci dice “almeno 10 minuti, ma andate a vedere cosa dice il CCNL che applicate”, quindi se il CCNL dice 1 ora, io devo fare almeno 1 ora!
E comunque, ovviamente, il tutto va studiato in base alle esigenze aziendali e a come è strutturato il processo produttivo.
E’ evidente che se sono receptionist e devo assicurare il ricevimento clienti in determinate fasce orarie non posso chiedere all’azienda di contrarre la pausa pranzo.
Una cosa davvero bella stanno facendo aziende di certe dimensioni (ma non solo) è prevedere sistemi di flessibilità in cui sono i dipendenti a gestirsi autonomamente la durata della pausa pranzo (es. minimo mezz’ora, massimo un’ora e mezzo, ovviamente con relativo spostamento dell’orario di uscita).
Attenzione che nel caso in cui l’azienda decida di adottare questi tipi di flessibilità deve parlarne con il CdL e formalizzare il tutto, e non improvvisare un fai da te, per non rischiare di avere problemi dal punto di vista normativo.

Siete ancora un pochino curiosi su come funziona la flessibilità? Non perdetevi il prossimo video.